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Nocera Umbra

Nocera Umbra, panorama

La città di Nocera Umbra è situata al centro di un vasto territorio montuoso, lungo la Via Consolare Flaminia che collega le città di Foligno e Gualdo Tadino. Posta sulla sommità di uno sperone di roccia, dal quale domina il piccolo fiume Topino e la Flaminia, Nocera Umbra, con il suo aspetto arroccato, mostra evidenti segni del suo passato di struttura difensiva.

Di origine paleolitica, l'antica Noukria venne rifondata dagli Umbri nel VI secolo col nome di Nocera, che significa "nuova costruzione". Passata sotto il dominio Romano nel 266 a.C., la città, ribattezzata "Nucera Camellaria", conobbe un periodo di grande sviluppo, sia per l'ottima posizione lungo la Flaminia, sia per la produzione di vasi in legno. Durante l'invasione dei Visigoti Nocera Umbra venne completamente distrutta, e gli abitanti che riuscirono a scampare al massacro si rifugiarono sulla cima del colle iniziando una ferrea resistenza.

La presenza della via consolare favorì lo sviluppo del Cristianesimo; nel V secolo, Nocera venne eletta a Diocesi. I Longobardi, dopo averla occupata, trasformarono Nocera prima in un'Arimannia, poi in un Castaldato ed infine in Contea, nel IX secolo. Durante il periodo medievale, la città fu più volte menzionata come "Arx fortissima" per il suo aspetto di fortezza inespugnabile. Le vie, le piazze e gli edifici erano tutti collegati all'imponente Rocca, posta a difesa dell'intero territorio.

La nascita del Comune segnò l'inizio di un breve periodo di autonomia per Nocera che, nel 1202, fu costretta a sottomettersi alla potente città di Perugia. Coinvolta nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini, l'intero centro venne distrutto da Federico II nel 1248. Durante la ricostruzione, il colle sul quale sorgeva Nocera venne completamente cinto da alte mura difensive e l'abitato assunse le forme che il centro storico tuttora conserva. Dopo un breve periodo passato sotto la Vicaria dei Trinci di Foligno, Nocera Umbra passò nelle mani della Stato Pontificio. Il raggiungimento della stabilità politica portò ad un miglioramento delle condizioni di vita del popolo, che cominciò a dedicarsi solertemente all'attività agricola.

I successivi anni trascorsero in tranquillità dal punto di vista politico e furono segnati da eventi importanti come la fondazione del Seminario Vescovile, che nel XIX secolo venne investito dalla facoltà di concedere lauree.  

Altro fatto che segnò positivamente la storia di quegli anni fu il riconoscimento ufficiale delle virtù terapeutiche delle acque locali; esse cominciarono ad essere usate addirittura come campioni da confrontare con altre acque per determinarne la qualità.

L'attuale aspetto di Nocera Umbra è pesantemente segnato dai danni provocati dal terremoto del 1997, a seguito dei quali si è resa necessaria la chiusura dello stesso centro storico per permetterne un sostanziale restauro.

La prima peculiarità della città di Nocera Umbra è comunque rappresentata dalla presenza delle possenti mura castellane, autentica testimonianza delle origini medievali del paese. Entrando da Porta Vecchia, che immette in Corso Emanuele, si prosegue fino a Piazza Caprera dove sorge la Chiesa di S. Francesco. La trecentesca costruzione è accessibile tramite due portali d'ingresso che immettono nell'ampia navata, in cui sono conservati degli affreschi di Matteo da Gualdo. La Chiesa è stata recentemente adibita a museo e propone interessanti opere di scuola Umbra. Tra i numerosi reperti d'epoca romana, nel museo sono conservate alcune epigrafi ed un ampio mosaico.

In cima al colle è collocato il Duomo, un antico edificio romanico dedicato all'Assunta. Il Duomo venne completamente ricostruito nel 1448 e ha subito degli interventi di restauro anche nel corso del XVIII secolo. Di grande interesse artistico sono il bel pavimento maiolicato, conservato nella sagrestia, e la cappella decorata con tele del 1600 dell'artista Giulio Cesare Angeli. Accanto al Duomo sorge l'ultimo elemento del vecchio organismo difensivo, il Campanaccio, risalente all'XI secolo. L'imponente torrione fu teatro dei violenti scontri tra Nocera ed i Trinci di Foligno. Nella stessa Piazza Caprera, all'interno di una ex-chiesa, è stata allestita la Biblioteca Pervissani, nella quale sono conservati più di 35.000 volumi, tutti elegantemente rilegati, e corali miniati. Poco oltre si trova la Chiesa di S. Giovanni Battista con il portale gotico, tre altari barocchi in legno dorato ed una cantoria in stile veneziano. Proseguendo per Corso Vittorio Emanuele si arriva a Palazzo Camilli che ospita la Biblioteca Antica e Moderna, l'Archivio Storico e Notarile ed un ricco Centro di Documentazione sulla ricca tradizione termale del luogo. Lungo il Corso, sulla destra, si possono ammirare i Portici di S. Filippo, un camminamento interno delle mura, con gli ampi finestroni e le feritoie. Seguendo i Portici si giunge alla neogotica Chiesa di S. Filippo, realizzata da Luigi Poletti. Infine si arriva alla Palombara, una torre di avvistamento posta a ricordo del passato difensivo della città. Va inoltre ricordata la presenza del Teatro Comunale, uno splendido esempio di architettura Liberty.

Come già accennato, Nocera Umbra è anche rinomata per la qualità delle sue acque naturali, che già dal 1500 venivano utilizzate nelle cure termali. Nei primi del '500, infatti, un famoso medico di Spoleto, tale Magister Bernardinus, elencò una serie di malattie che potevano essere efficacemente curate con l'Acqua Bianca, ricavata da una sorgente che nasceva nei pressi di Stravignano, una località a pochi chilometri da Nocera. Da allora furono molti i medici che affidarono i loro pazienti alle cure dell'acqua di Nocera, che venne celebrata in libri ed appositi opuscoli. Ancora oggi le terme locali sono molto frequentate, e nell'intera zona sono state allestite delle strutture per ospitare le migliaia di persone che ogni anno affollano la località.

Il territorio in cui è collocata Nocera Umbra è costellato da piccoli villaggi, a testimonianza della penetrazione dell'uomo che ha sfruttato ogni piccolo angolo di questa splendida vallata. In prossimità di Nocera sorgono infatti numerosi borghi come Bagni, anch'essa rinomata per le sue acque termali, ed antichi resti di castelli medioevali, come Postignano, Colle di Nocera, Col Pertana e Salmaregia. Presso le vette del Monte Pennino sono poi stati rinvenuti i resti di necropoli longobarde e di un santuario dedicato a Giove. Per concludere, ad Acciano, Aggi, Casaluna, Bagnara e Colle si trovano numerose chiese antiche e pregevoli affreschi sacri.

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