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”Vade Francisco et repara domum meam”

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Camaldoli

Monastero di Camaldoli

Camaldoli ha alle spalle mille anni di storia.

Non è un po' troppo per pensare che una comunità monastica, nata in un contesto storico e culturale così lontano dal nostro, abbia ancora un messaggio capace di interessare la vita di uomini e donne del nostro tempo? E' vero che un certo turismo alternativo va in cerca di luoghi un po' fuori mano, propone antiche ricette di cucina, e suggerisce vacanze intelligenti nei monasteri, ma...  

Seguire Camaldoli nella storia, in realtà è come seguire una grande avventura dello spirito, vissuta da monaci e da monache toccati da un grande innamoramento per Dio, suscitato in loro dall'esempio e dall'insegnamento di San Romualdo (+1027).

Persone e comunità capaci di grandi slanci creativi e di smarrimenti.    Ma come in ogni autentico innamoramento, anche nei momenti più oscuri ha continuato a permanere nella loro memoria e nella loro coscienza una segreta attrattiva per l'originaria esperienza spirituale che attraverso San Romualdo e i suoi discepoli aveva fatto nascere Camaldoli.

Lungo questi mille anni si registrano momenti di intensa vitalità, di debolezze, di vigorose riprese e di creatività spirituale, culturale e organizzativa.

Questo non deve stupire perché l'esperienza monastica camaldolese ha raccolto anche le istanze e sfide delle epoche storiche che ha attraversato.    La storia di Romualdo e di Camaldoli in qualche modo è anche la storia di ciascuno di noi. La storia di esistenze segnate da incontri misteriosi con Dio.

Il lungo e travagliato percorso storico ci ha resi ancor più consapevoli che l'eredità spirituale di San Romualdo e di Camaldoli porta in sé una ricchezza e una dinamicità che è anche complessità non riducibile ad una linea sola. Il messaggio che anche oggi può offrire ai monaci e alle persone attente allo Spirito è molteplice e unitario allo stesso tempo.

Questo ci rende consapevoli che il pluralismo di espressioni nelle chiese e nelle tradizioni monastiche non appartiene solo al passato ma è costitutivo dell'oggi, in linea con l'ecclesiologia di comunione tratteggiata dal Concilio. Le "nuove comunità monastiche", camaldolesi e non, sorte in questi decenni in Italia e all'estero e ispirate a varie tradizioni, sono benvenute interlocutrici. In un dialogo fecondo fra tradizione e novità ne risulterà un arricchimento reciproco a servizio dell'evangelo e della chiesa. Il radicamento nella tradizione e l'apertura al futuro costituisco la base naturale per un autentico dialogo in campo ecumenico e interreligioso, e nel rapporto con uomini e donne di ogni estrazione e in sincera ricerca di valori e di senso. Forse sta qui la ragione che avvicinano alle comunità monastiche un crescente numero di laici in uno spirito di sincera amicizia e reciproca accoglienza.

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